giovedì 12 marzo 2020

III DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO A)

FERMARSI AL POZZO

Siamo un po' tutti presi da questa pandemia del coronavirus e questa domenica sembra propizia per cogliere il senso di quanto i nostri governanti ci stanno dicendo: restate a casa!
Questo fermarsi, leggendolo col vangelo odierno, ci permette di cogliere la presenza di Gesù. Egli è stanco, affaticato come noi: siamo già stanchi di quanto accade ma bloccati in una storia che si ripete.
Gesù si ferma al pozzo della nostra storia, si siede e ci incontra così come siamo. La samaritana in questo momento ci rappresenta.
Nel brano si incontrano l'assetato (Gesù) e l'incapacità dell'uomo ad esaudirlo (la Samaritana), fino al punto che questa sete si ripeterà, ai piedi della croce per constatare che la vera fonte dell'acqua è Gesù, che offre acqua viva cioè la possibilità e l'offerta di una vita nuova.
Quest'incapacità la si trova in tutti. Tutti siamo divorati da una sete, chi più chi meno. La stessa società che viviamo lo sa, attratta fino adesso da surrogati, dal benessere, dal successo e ora costretta a guardare la realtà diversamente per scoprire la vera sete.
Questo nostro stare a casa ci permette di cogliere quel giusto desiderio di crescere "in spirito e verità" e la sorgente a cui attingere è una sola: Gesù, anche se in questo periodo si è privi del Cibo dell'anima.
La quaresima è un tempo forte per l'ascolto della Parola di Dio e la riflessione, per essere rinnovati interiormente e celebrare meglio la Pasqua del Signore. Allora è importante chiedersi il tipo di sete che alberga nel nostro cuore. Certamente quello di ritornare alla normalità ma credo che come cristiani dovremmo guardare in profondità, dovremmo scavare in noi quel pozzo che ci permette di arrivare alla fonte genuina della fede.
C'è bisogno di lasciare "i cinque mariti" per andare al pozzo e scavarlo. Ma non un qualsiasi pozzo o al pozzo legato al passato dove non avremmo mai occhi per vedere e mani per scavare. Abbiamo bisogno del pozzo di Dio, dove trovare Lui che ci dona l'acqua per la vita eterna. Abbiamo bisogno di quel pozzo per innamorarci nuovamente di Dio. Abbiamo bisogno di fare esperienza di quel pozzo, perché altri, a loro volta possano fare esperienza di Dio.
Fare esperienza di Dio è lasciar cadere ogni maschera e farsi educare da Lui nel cammino di fede, così come fece la Samaritana. Questo tempo in cui siamo costretti a stare a casa, è il tempo propizio!
Gesù stesso propone un cammino per ridare senso pieno alla nostra vita appagata da un pozzo inesauribile: l'amore di Dio, un dono che non si stanca e non si ripete mai perché è eterno. Lasciamoci educare da Dio. Egli usa questa pedagogia: "Quando manifesterò in voi la mia santità, vi raccoglierò da tutta la terra; vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati da tutte le vostre sozzure e io vi darò uno spirito nuovo" (antifona alla Messa).

Buona Domenica nel Signore a tutti voi!




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