mercoledì 13 maggio 2020

VI DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)

NELL'AMORE DI COLUI CHE CI HA SALVATI


Ci stiamo avvicinando al giorno di Pentecoste, e la liturgia ci prepara facendoci gustare, fin da adesso, a ricevere il dono dello Spirito Santo. 
Nel Vangelo anche Gesù, nel suo discorso di commiato, fa la stessa cosa con i discepoli, che in questo momento sono tristi nel cuore, cominciano a sentirsi orfani, perché Gesù li sta per lasciare. Eppure, nelle parole di Gesù c'è un Amore che Egli nutre per i discepoli, per ciascuno di noi, richiamando la nostra attenzione sull'importanza di aprire il nostro cuore sempre più all'ascolto della voce del Padre e di seguire i suoi comandamenti. 
Nel rassicurare la nostra vita, Gesù ci fa dono dello Spirito che attesta la sua perenne presenza nella vita dei discepoli e nella nostra ancora oggi, sigillandone l'unità: «In quel giorno saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi». 
Quest'unità si chiama amore, perché lo Spirito che ci è dato "ci è accanto", "ci consola", "ci difende" in una realtà ormai chiusa e autosufficiente, augurandoci che questo tempo pandemico sia apertura del cuore nell'accogliere lo Spirito Santo nella nostra vita per imparare ad amare, anche in quelle situazioni dove il "mondo" pone obiezioni alla fede... e i media in questo periodo, su quest'argomento, hanno parlato chiaro.
Sembra una gara quella che stiamo vivendo, una gara con l'amore di Dio. Sì, stiamo gareggiando con Dio quasi a fargli vedere cosa significhi amare, a Lui che è l'Amore per eccellenza.
Forse non ci è facile capirlo, proprio perché la società è spaccata in mille volti. Questa domenica, però, siamo chiamati a rendere ragione della speranza che è in noi «con dolcezza e rispetto», siamo chiamati a gareggiare nell'amore in Dio.
Gesù ci chiama alla sua sequela per vivere di quanto Lui stesso è stato per noi. Già la nostra vita si presenta con le sue vicissitudini. Oggi, Lui ci dice, di lasciar passare la nostra vita dalla sua, di radicarla nella sua Parola. 
Quante volte abbiamo detto: "facile a parole!". È vero non è così semplice. Tutto però è possibile con l'aiuto dello Spirito "Paraclito", Colui che scende nell'intimo dei cuori, che rimane sempre con noi e che ci guida alla verità. Forse per tanti di noi è un po' fantasma, però è presente, è reale nell'azione del singolo cristiano, nell'azione di tutta la Chiesa. 
Queste parole di commiato sono un grande dono d'amore di Gesù, perché ci lascia in eredità un progetto da compiere, un progetto racchiuso in quei comandamenti da osservare, dove è racchiusa la ragione del nostro vivere, perché entriamo in una nuova dimensione, la "vita divina", cioè viviamo la risurrezione.
Riuscire a capire questo progetto d'amore è una grossa fatica. C'è bisogno di accogliere e pregare ogni giorno lo Spirito Santo, perché possa trasformaci interiormente e darci la forza per cambiare la nostra vita e la nostra storia facendoci entrare sempre più in comunione con Dio e con tutti nella vita di ogni giorno.

Buona Domenica nel Signore a tutti voi!




immagine: www.emmetv.it