mercoledì 3 giugno 2020

SANTISSIMA TRINITÀ (ANNO A)

VIVERE LA PIENEZZA DELL'AMORE


Celebriamo la Solennità della Santissima Trinità, il mistero principale della nostra fede, alfa e omega di ogni itinerario vocazionale. È la domenica dei «TRE» ma se ci pensiamo per un istante, il ricordo della Santissima Trinità è ogni volta che ci segniamo con la croce.
Forse non è facile parlare della Santissima Trinità, magari perché andiamo in cerca di fonti scritte chissà dove e allora le informazioni ci risultano poche. Eppure la festa della Trinità che oggi celebriamo, è l'esplosione della bellezza e della novità di Dio. Gesù ci fa incontrare un Dio inaudito, indeducibile da ogni premessa. Svela che il Volto di Dio è amore, festa, incontro, relazione, amicizia, comunione, famiglia, danza... è tutto!
Oggi ci viene presentato dalla penna dell'evangelista Giovanni una parte della conversazione di Gesù con Nicodemo, dove in pochissimi versetti, l’Evangelista ci conduce nel cuore della Rivelazione, dell’annuncio (kerygma) di salvezza, proclamato, testimoniato e realizzato da Cristo. 
Questo dialogo che Nicodemo fa con Gesù scaturisce dalla sua notte oscura. Egli cerca di capire il mistero, desidera entrare nel mistero d'amore, di comunione, di salvezza. Gesù a Nicodemo e anche a noi, dice semplicemente che se vogliamo entrare dentro il mistero trinitario dobbiamo accogliere l'amore di Dio e imparare a vivere in esso. E come? 
Due aspetti ci vengono dalla stessa liturgia della Parola:  trinità e unità. Il primo aspetto mette in risalto quanto san Paolo dice nella seconda lettura: "la grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo". Il secondo ci riconduce al cuore di Dio per essere trasformati in Lui. Oggi, infatti, ricordiamo in maniera particolare questo mistero di comunione che è il grande sogno di Dio-Amore per noi, perché creati ad immagine e somiglianza della Trinità.
È una grande fatica la nostra arrivare a vivere questo grande sogno di Dio. Molte sono le divisioni di cui siamo quotidianamente circondati. C'è bisogno di una purificazione della fede e anche della stessa preghiera.
Anche noi siamo nella stessa barca di Nicodemo. Egli va di notte da Gesù, perché Egli che è la luce può aiutarlo nella purificazione interiore, fino arrivare a dire come Giobbe: "Io ti conoscevo solo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti hanno veduto" (Gb 42,5). 
Per arrivarci abbiamo bisogno di fare una preghiera di lode pura, una preghiera del cuore per poterci mescolare anche noi in quel mistero d'amore. Dice sant'Ireneo: “l’uomo vero è la mescolanza e l’unione dell’umano e del divino”. Dio e l’uomo: due persone in continua relazione di amore. L’uomo cerca Dio perché è da prima cercato da Dio. "In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo ... «Perché di lui anche noi siamo stirpe»" (At 17,28).
Occorre che ci lasciamo guidare dall'Amore per giungere alla pienezza dell'Amore; del resto, da un punto di vista teologico, il mistero della Trinità, sta essenzialmente in questa parola "Amore". Abbiamo bisogno di volgere il nostro cuore nella sapienza di Dio, lasciarci inondare dallo Spirito perché ci conduca alla Verità di Dio per condividere e vivere con tutti quella stessa relazione d'amore, permettendo alla storia di giungere alla sua pienezza.

Buona festa della Santissima Trinità a tutti voi!