mercoledì 17 giugno 2020

XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (Anno A)

OBBEDIENTI ALLA VOLONTÀ DEL PADRE

L'insegnamento che questa domenica ci viene dal Vangelo è il «non temere». Abitualmente "timore" e "paura" è ciò che governano le nostre azioni. Sono cattive consigliere: frenano lo slancio del cuore, tolgono l'audacia e la razionalità. Basta guardarci attorno per capire come la paura alberga in noi. 
In questo tempo difficile della pandemia, qualcuno è stato trasformato psicologicamente dall'esperienza del corona virus. Qualcuno è stato invaso dalla paura di morire a causa del virus. Per non parlare dell'aspetto economico che ha invaso non solo le tasche ma anche le coscienze. Per andare anche oltre... le guerre, le manifestazioni antirazzismo, etc.
Forse è il caso di entrare in profondità al discorso. Forse è il caso di domandarsi perché sono cristiano.  Il cristiano è colui che nonostante le paure terrene, vive di Dio. In ogni circostanza mette Dio al centro della sua esistenza. 
In questo momento, ho appena scritto a una persona l'importanza del restare fedele al Signore nonostante le cose come vadano. Il Vangelo è stato e sarà sempre scomodo per tutti, ma il Signore nonostante tutto, sembra scommettere ancora una volta sull'uomo e questo perché lo ama di amore eterno.
In questo amore, il cristiano è il discepolo di Cristo chiamato a rendergli testimonianza sempre. Si inabisserà tra mille difficoltà giornaliere, persecuzioni, derisioni, così come è stato per ogni profeta di Dio, ma colmi di una grande forza che apre lo sguardo al futuro di Dio. Questa forza evangelizzatrice scaturisce dalla Croce. Infatti, in quella Croce, il cristiano troverà ancora una volta quelle persecuzioni che oggi starà vivendo magari in prima persona. Come Cristo rimasto sempre ancorato alla sua Croce, anche il discepolo è colui che rimane sempre ancorato a Cristo, non teme la persecuzione, il dolore, la sofferenza, perché sa che Lui, è solidale compagno di viaggio per quelle vie impervie e difficili e in quella Croce troverà l'amore del Padre manifestato in Cristo morto e risorto. Solo in quell'amore misericordioso potrà trovare rifugio, conforto, e forza per continuare a testimoniare il grande amore per Dio nonostante tutto. 
Allora coraggio! Ci dice Dio. L'unica cosa che ci deve guidare è la fedeltà al Padre. Per lui valiamo molto e se pensiamo che nella vita c'è qualcosa che vale poco, niente vale più del suo amore eterno di cui il Signore ci rende partecipi. 

Buona Domenica nel Signore a tutti voi!





 immagine: www.dontoninovescovo.it