mercoledì 24 giugno 2020

XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

NELLA CROCE DI GESÙ LA NOSTRA CROCE


Il brano di questa domenica, XIII del Tempo Ordinario, viene a noi per purificare il tipo di discepolato che viviamo. È una Parola dura, se viene fraintesa. Diversamente, è una Parola dolce perché ci vuole rendere liberi, gioiosi, adulti nella fede. 
Gesù sta invitando ad essere dei cristiani che si legano a Lui amando tutti. Anche se qui il linguaggio sembra far capire tutt'altro. Anzi, lasciare che ogni amore passi da Lui, che sia quel filtro speciale per un grande amore verso tutti e tutto. Amando Lui, infatti, possiamo essere capaci di accogliere ogni situazione, ogni persona, ogni cosa, perché Dio è amore. Quando si mette il Signore al centro di tutto, nasce l'amore, la concordia, l'unità, la gratuità.
Noi ci arrendiamo facilmente con una battuta fuori luogo: «Dio mi ha dato questa croce!». Dio non ci ha dato nessuna croce, non è un Padre che castiga addossando chissà quale flagello. 
C'è un amore da vivere, da donare. Lo stesso amore di cui Paolo dice che è stato riversato nei nostri cuori (Rm 5,5). Questo Dio ci ha dato, fin dal nostro Battesimo: amore. Questa se vogliamo è la croce di cui parla Gesù. Una croce che va portata fino in fondo. 
Ai tempi di Gesù la croce era quel patibolo portato dallo schiavo. Gesù abbraccia quella croce facendosi schiavo per un amore senza fine, di un amore che non ha limiti. E di questo amore sta parlando questa domenica. È quest'amore che deve trasparire nel cristiano e non le varie lotte e divisioni. 
Per iniziare a vivere quest'amore occorre accogliere la Parola di vita proposta da Gesù. Egli si è posto nell'orizzonte dell'amore e del dono e chiede a quanti vogliono seguirlo che facciano alla stessa maniera. 
La via della croce, non è il luogo della sofferenza ma il luogo dove si manifesta l'amore, dove l'amore diventa più forte della violenza e dell'ingiustizia.
Oggi, nella croce di Gesù possiamo scoprire la nostra croce che non è altro che restare fedeli all'annuncio del Regno, una modalità nuova per intendere i rapporti con gli altri. Un modo per perdersi e ritrovarsi, direbbe ancora una volta Gesù.
La missione che Gesù affida oggi è quella della logica di Dio che è fatta di relazione, di amore. Solo dopo aver preso coscienza di questo possiamo partire per annunciare la Buona Novella.
Chiediamo al Signore di insegnarci a vivere secondo le Sue logiche per essere riflesso del Suo amore.

Buona Domenica nel Signore a tutti voi!