venerdì 17 luglio 2020

XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

LA VITA CRISTIANA TRA IL BENE E IL MALE


Continuiamo l'ascolto delle parabole che il Signore Gesù ci sta proponendo.
Questa domenica riflettiamo sulla nostra vita cristiana tra il bene e il male. Lo stesso Vangelo dice che un nemico ha seminato la gramigna in mezzo al buon grano.
Quale sguardo di fede. Lo stesso Gesù ci invita a lasciare che il bene e il male vivano insieme, perché alla fine lo sguardo sarà solo sopra il bene. In altre parole ci invita a guardare il positivo, il bene, il bello.
Questo non è facile capirlo, eppure fa parte della nostra vita. Una vita graffiata dal male, dal peccato. Un cuore che cede alla tentazione, che si abbandona ad essa come un fallito in quanto non si riconosce figlio e che non punta lo sguardo oltre l'orizzonte, non punta lo sguardo in Dio Padre.
Con le parabole della zizzania, della senape e del lievito, abbiamo tre elementi che ci parlano di pazienza, di umiltà, di forza, di amore per la vita. Tre elementi che ci fanno cogliere il positivo della vita in mezzo al negativo. Sì, è proprio così. C'è un buon seme seminato nel campo della nostra vita. Portiamole attenzione, lasciamolo risplendere. Non sono i difetti a cui dare attenzione ma a quanto c'è di buono. I difetti riusciremo un giorno a superarli. In questo momento siamo chiamati alla vita e a farla risplendere in tutta la sua bellezza.
Non siamo chiamati a fuggire dalla realtà, che magari non ci piace, usando violenza al male, ma chiamati ad essere presenti, perché solo con la presenza, quella sostenuta da Dio, immergendoci nella nostra realtà possiamo scoprire quella forza che è in noi, quelle capacità belle, quelle capacità di trascendenza che ci fa osservare la creazione con lo sguardo di Dio.
Avere lo sguardo di Dio fa superare ogni tristezza, ogni avversità ogni dolore, perché Dio è amore, è bellezza. «E l'amore di Dio non è qualcosa di vago, un sentimento generico; l'amore di Dio ha un nome e un volto: Gesù Cristo. È un amore che dà valore e bellezza a tutto il resto: alla famiglia, al lavoro, allo studio, all'amicizia, all'arte, ad ogni attività umana. E dà senso anche alle esperienze negative, perché ci permette di andare oltre, di non rimanere prigionieri del male, ma ci fa passare oltre, ci apre sempre alla speranza, all'orizzonte finale del nostro pellegrinaggio. Così anche le fatiche e le cadute, anche i nostri peccati trovano un senso, perché l'amore di Dio ci perdona» (Papa Francesco).
Come accade tutto questo? Nel vangelo i tre elementi sono pieni di dinamismo, evoluzione costante. Anche la nostra vita è in evoluzione. A noi tocca scoprire questa bellezza giorno dopo giorno e rispecchiarci in Essa. Impariamo a curare e custodire il proprio Giardino. In esso Dio continua a seminare. Il nemico sarà sempre presente. Schieriamoci dalla parte di Dio con pazienza e umiltà, perché anche noi possiamo essere tra quei giusti che splendono nel Regno del Padre.

Buona Domenica nel Signore a tutti voi!


 


immagine: www.youtube.com