IL VERO VOLTO DI DIO
Il Vangelo di Marco ci ricorda lo stesso gesto accompagnato da un messaggio osannante fatto a Gesù in cui gli astanti scuotevano le palme al suo ingresso a Gerusalemme sopra un puledro. Un ingresso che ha messo in ridicolo le varie aspettative di gloria, magari anche le nostre, ancora oggi. Infatti, tale messaggio non rimane fedele, perché ancora non ci stanno le idee chiare su Dio, su Gesù, sul Messia. Ognuno ha un pensiero diverso dall’altro tanto è vero, che tra cinque giorni, il proprio “osanna” si trasformerà in “crocifiggilo”.
Quanta contraddizione! Bisogna chiedersi: perché questa contraddizione? Come mai il Vangelo ci racconta questa contraddizione? Come mai adesso Gesù rimane solo?
Sembra che camminiamo solo su ciò che ci conviene. Mentre questo è il tempo per abbracciare la vera realtà: il fallimento (la morte in croce di Gesù) e la vittoria (la risurrezione di Gesù). Solo accettando di essere dei falliti, dei contraddittori possiamo vivere bene la Pasqua di Gesù.
Anche i discepoli hanno sperimentato questo fallimento e quando si sono ravveduti, e partendo da quel fallimento hanno cercato di costruire qualcosa di più grande.
L’evangelista Marco ci invita a non fermarci a quei personaggi descritti nella pagina evangelica tanto per capire cosa è successo, ma a leggerci dentro. Anche noi siamo infedeli come Giuda, se non peggio, barattiamo l’amicizia di Dio. Siamo come Pietro che abbiamo timore di farci riconoscere come cristiani, di riconoscerci immagine e somiglianza di Dio. Siamo anche come Ponzio Pilato che giochiamo a scarica barile, senza assumerci le proprie responsabilità davanti al male che sempre deturpa l’uomo. Qui possiamo pensare ai tanti ammalati, in particolare a quelli fortemente ammalati di covid-19, di quanti sono costretti a letto da malattie terribili. O altre persone limitate solo dalla loro età, dalla solitudine, dall’abbandono.
In queste situazioni dove ognuno cerca una risposta a queste situazioni, l’unica risposta è la condivisione, il “patire-con”, il patire insieme. Ed è quanto ha fatto Gesù!
Gesù è l'uomo dei dolori che ben conosce il patire, è l'uomo che non si è sottratto alle relazioni, è l’uomo che ha parlato solo d'amore, è l'uomo che passando ha sanato, adesso è il maledetto perché disturba, per lui rimane solo la morte e la morte di croce.
La lettura della Passione che abbiamo proclamato e ascoltato non è altro che il racconto di quanto Dio ha fatto a fronte di ciò che l’uomo ha compiuto contro di lui. «Quello che Gesù ha rivelato al mondo è proprio l'insuccesso di quel Dio che si rivela in lui come l'amore, che non è nient'altro che amore. E che cosa può fare l'amore? Nient'altro che amare. E quando l'amore non incontra l'amore, quando si imbatte sempre di più in un rifiuto ostinato, rimane impotente e non può offrire nient'altro che le proprie ferite» (M. Zundel). È la lettura di un dramma che sempre si ripete nella vita.
Celebrare allora la Domenica delle palme ci deve mettere nelle condizioni di interrogarci: da quale parte voglio stare? Scelgo Gesù o la corrente mondana che uccide la vita?
Ognuno di noi dovrebbe prendere coscienza e gridare dal profondo del cuore, quanto gridò lo stesso san Paolo: «Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori e di questi il primo sono io» (1Tm 1,15).
Questa domenica è il tempo per fare qualcosa di diverso, è il tempo di manifestare il vero volto di Dio. È il tempo, come dicevamo domenica scorsa di vedere Gesù. Lo vedremo sì, ma in Croce che “soffre per noi” e ci rivela che questo è l’unico modo, l’unico mezzo per riscattarci dalla sofferenza e dal male. L’unica via possibile che svela a ciascuno di noi il senso del vivere e del soffrire: amando.
Ritornando alle nostre case, portiamo quel ramo di ulivo non come un semplice amuleto ma come impegno di conversione vera, per rinnovare il nostro cammino di fede.
Sia questa Settimana Santa un tempo per leggere nella nostra vita, con attenzione, gli ultimi momenti della vita di Gesù, per imparare da lui il grande insegnamento della sua Passione: vedere nella sofferenza il suo immenso amore per tutti e giungere gioiosamente alla sua Pasqua.
Buona Domenica nel Signore a tutti voi!
Immagine: www.arcidiocesibaribitonto.it