giovedì 11 marzo 2021

IV DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO B)

ENTRARE NELLA LOGICA DELL'AMORE

 
Domenica scorsa, ci siamo ritrovati per capire come viviamo il nostro rapporto con Dio, se è autentico oppure no. Gesù stesso ha rovesciato il nostro tavolo per poter iniziare a fare il nostro discernimento. 
Però non sempre è così facile, c’è sempre la fatica di fare il passaggio dal Dio che abbiamo in testa al Dio di Gesù Cristo.
Per risalire dal nostro oblio, questa domenica dedicata alla gioia, ci aiuta in particolare un personaggio: Nicodemo. Egli incontra Gesù per avere spiegazioni in merito.
Nicodemo è un uomo che sta attraversando la sua notte oscura e si rivolge a Gesù, di notte, perché possa capire chi è Dio, perché la sua vita fosse rischiarata.
Gesù lo accoglie, non lo lascia solo nella sua notte. Nicodemo è come coloro che attraversano la notte della loro vita, vive nell’ambiguità, ha bisogno di cambiare lo sguardo, anzi, ha bisogno di alzare lo sguardo, rinascere a una vita di fede autentica ed egli, che è un ricercatore, attraverso la legge, non ha mai trovato modo di come rinascere.
Gesù fa una proposta a Nicodemo, gli parla di una Croce, un linguaggio duro ma avvolto dall’amore, e partendo da una immagine dell’Antico Testamento spiega il vero significato della croce: «come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna». 
L’episodio ricorda Mosè che chiede di salvare il popolo dalla morte a causa del morso del serpente. L’indicazione data dal Signore ha fatto sì che il popolo si salvasse.
Con questo esempio, Gesù dice che Dio non ci evita la Croce, per mezzo di essa ci dona la felicità, perché attraverso di essa ci salva. Egli, infatti, non ci salva dalla sofferenza ma nella sofferenza. Per questo Gesù a Nicodemo gli indica la verità su cui riflettere: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio unigenito perché chiunque crede in lui sia salvo”.
Questo è il punto centrale della storia della salvezza, del rapporto tra Dio e l’uomo. Ecco la grande verità da ricercare: l’amore, l’amore di Dio per tutte le sue creature. Ecco Dio ti ama tanto dice Gesù. Sappiti amato, sei amato. Sei amato a prescindere, questa è la Sua lieta notizia che ogni giorno ci ripete appena svegli, che ci ripete nelle difficoltà, quando siamo sfiduciati; ecco che puoi iniziare a volgere lo sguardo verso l’Alto.
Accogli questo amore perenne di Dio, fai chiarezza del tuo essere cristiano. Se non fai questo finisce lì perché Dio rispetta la libertà di tutti, però meno percepiremo la salvezza, meno percepiremo l’amore con cui siamo amati.
Che cos'è - allora - quest’amore d’accogliere? È l’ossigeno della vita. Quando amo in me esplode la vita, aumenta la forza, sono felice. Ogni mio gesto di attenzione, di tenerezza, di amicizia porta in me la forza di Dio, spalanca una finestra sull'infinito come in un grande abbraccio. Se non c’è amore, il motore della vita si spegne, non ci sarà quel legame, quel ponte che ci tiene stretto al Cielo.
Questa è la "Domenica della gioia"! È la domenica in cui dobbiamo lasciarci amare da Dio, anche se qualcosa non fa, anche se questa pandemia ci frena, anche se qualcosa ci sta provocando delle sofferenze, lasciamoci amare da Dio. Impariamo ad alzare lo sguardo da terra; impariamo a guardare la Croce, quel grande mistero d’amore, diventato il segno di riconoscimento dei cristiani e non solo: è il segno con cui se siamo morsicati dai serpenti della violenza, dell'inganno, dello sconforto, possiamo alzare il nostro sguardo, guardare a Cristo innalzato. Ricordiamolo nei nostri momenti bui, ricordiamo le stesse parole di Gesù a Nicodemo: “Dio ci ha tanto amato donandoci il suo Figlio unigenito”. Ecco l’amore di Dio per ciascuno di noi: ci tiene tra le sue braccia stese sulla croce, ci ama fino a morirne. Siamo la sua passione, la sua vita! Ed è questa passione che deve entrare in noi, perché si concentra sull’essenziale, su ciò che è più bello, più grande, più attraente, più necessario, più convincente e radiosa (cfr. EG, 35).
Chiediamoci allora se siamo disposti ad entrare nella logica di Dio, nella logica del dono, nella logica dell’amore.
Per farlo occorre fidarsi, guardare alla croce, per far risplendere in noi la bellezza dell'amore salvifico di Dio manifestato in Gesù Cristo morto e risorto.

Buona Domenica nel Signore a tutti voi!





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