giovedì 17 giugno 2021

XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

LA FEDE OLTRE LA TEMPESTA

 
Domenica scorsa, la Parola del Signore ci invitava a verificare la nostra fede attraverso la parabola del seme e del granello di senape, una parabola non riservata a una cerchia di persone ma destinata a tutti, perché l’amore di Dio non ha limiti e per questo è effuso a tutta l’umanità. Per questo motivo, il Vangelo di questa domenica, continuando lo stesso discorso, ambienta il messaggio nello stesso giorno.
“Passiamo all’altra riva”, è l’invito di Gesù, un desiderio forte di Gesù per i suoi discepoli. Dall’altra riva ci sta una terra pagana.
Qui l’Evangelista vuole ricordare la storia di Giona invitato dal Signore ad andare in terra pagana a predicare la conversione ma lui, non volle portare Dio ai pagani e prese una direzione opposta scatenando una grande tempesta.
Quanta resistenza nella vita dei discepoli. Quanta resistenza nella nostra vita! Ma Gesù invita ad andarci lo stesso. Invita alla novità del cambiamento.
Chissà quante volte nella nostra vita, ogni volta che pensiamo di essere arrivati o di essere nel giusto, siamo invitati al cambiamento, ad aprirsi a un nuovo orizzonte, a prendere il largo.
Questo fa paura, la novità fa paura, soprattutto perché non possiamo gestirla. Grande resistenza, grande critica sotto banco così come siamo abituati a fare. Ogni volta che parliamo di cambiamento poniamo resistenze, perché ciò che è abitudine ci rassicura sempre; però dimentichiamo che si rischia l’appiattimento mentre il tutto avanza.
Un sano discernimento può rivelarci che questo è il tempo di fidarsi di Gesù, avere il coraggio di seguire Gesù e certamente, durante il percorso, non mancherà a scatenarsi una tempesta.
Ecco il Vangelo che presenta la nostra umanità, che presenta la dinamica della nostra fede insieme al nostro limite, il cammino da fare con il Signore per essere provocati da Lui.
Saliamo allora sulla barca. Prendiamo Gesù così come è. Questa è la barca della nostra vita. È la barca dove ci sta il nostro niente, la nostra miseria, la nostra umanità che viene presa d’assalto dalle onde, dalle tempesta e nel frattempo, in quella barca, Gesù dorme … forse…
Quante volte nella nostra vita, ogni volta che ci propongono la novità, si scatena la tempesta?
Questa è l’esperienza di ciascuno, del credente di ogni tempo, anche del più osservante e ogni volta che affrontiamo le tempeste della vita, chiamiamo Dio in causa ma Dio ci appare come uno che dorme, assente e la nostra vita è assalita dall’onda, assalita dalla paura che si impadronisce di noi.
Non ti importa che moriamo? Non ti importa quanto accade nel mondo? È il nostro grido che si eleva fatto di pensieri negativi.  
Dio ci appare assente. Anche quando preghiamo, forse intensificando con qualche novena o rosario sembra che Dio abbia altro da fare. E lì magari si solleva qualche imprecazione contro di lui perché nella nostra testa Dio è colui che ha la bacchetta magica per i nostri problemi del momento. Noi invece desideriamo manipolarlo, farlo a nostra immagine e somiglianza.
C’è da chiedersi: chi è il vero assente dalla vita? Dio o l’uomo? Chi è che dorme? Dio o la mia fede in Dio?
Noi sogniamo una vita adagiata, tranquilla, senza cambiamenti, senza novità e quando ci accorgiamo che dall’orizzonte sta per arrivare una tempesta fuggiamo per evitarla. Ma questa non è una vita di fede.
La fede richiede disponibilità, apertura, vivere alla sua presenza. Forse tutto questo ci appare troppo soffocante, per questo la vita ci assale, ma non Dio. Ci siamo dimenticati che sulla barca della vita abbiamo preso Gesù così com’è e non secondo i nostri comodi.
Dio non sta dormendo, non fugge dalle sue responsabilità, condivide la nostra vita con tutte le sue difficoltà. Bisogna avere quel coraggio di accoglierlo così come è e di non lasciare parlare quei pensieri negativi quei demoni che mettono in atto la tempesta.
Gesù è lì e mette un bavaglio alle nostre paure: “perché sei pauroso?”, “non hai ancora fede?”. Egli si fa argine alle mie paure, alle difficoltà della vita. Egli è Colui che mi aiuta ad attraversare, a passare dall’altra riva chiedendomi di mettere in campo tutte le mie capacità, perché anch’io possa imbavagliare quei pensieri negativi e «dare ragione della fede e della speranza» (1Pt,3,15).
Coraggio allora, continuiamo il nostro percorso di fede, non tiriamoci indietro a Dio importa di ciascuno di noi, Egli è per sempre con noi. È il Dio con noi.
 
Buona domenica nel Signore a tutti voi!



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