GESÙ: LA SCELTA PER LA VITA ETERNA
Purtroppo, come ci accorgiamo dallo stesso Vangelo, fare un cammino di fede non è così semplice come tanti credono: «questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Cioè le parole ascoltate da Gesù sono quasi assurde, incomprensibili. Chi può capirle?
Dio si è fatto uomo non per farci fare questo o altro ma per rivelarci se stesso, per salvarci e renderci partecipi della sua vita, per imparare l’arte di amare e vivere uniti a lui e questo chiede un grande tuffo nella fede.
Le parole che dice Gesù non possiamo capirle secondo la carne, perché vanno oltre e solo lo Spirito Santo può aiutarci a comprenderle.
Forse fino ad oggi siamo andati dietro a Gesù proponendoci di fare questo o quello. Ma poi non l’abbiamo fatto. Non ci sono scusanti: vuol dire che non lo volevamo, che non avevamo sufficienti motivi e ragioni profonde senza aprirci alla radicale bellezza del Vangelo.
Il Signore ci dice: “Chi mi vuol seguire deve mangiare la mia carne, deve respirare della mia aria, deve fidarsi del Cielo, deve avere i piedi radicati in terra, deve sentirsi protetto e sicuro nelle mani della vita, pur in mezzo a conflitti e difficoltà di ogni tipo e soprattutto deve vincere la paura, ogni paura”.
Non è un “deve” che ci obbliga. È un “deve” che è una possibilità. L’importante è non prendersi in giro, non dirsi delle cose che non sono vere e questo, purtroppo, capita spesso. Ecco perché al nostro modo di comportarci affiora tristezza nelle parole di Gesù: «Forse volete andarvene anche voi?».
Gesù, come dicevo prima, non obbliga ma da la possibilità. Infatti dice a ciascuno di noi: “siete liberi, andate o restate, ma scegliete!”.
Anche la prima lettura che abbiamo ascoltato, porta questi toni: “decidete dove volete stare! Basta un po’ qua e un po’ là”.
Le parole di Gesù non dicono quello che devi fare o quello che devi essere, ma ti pongono delle domande che guariscono dentro: “che cosa accade nel tuo cuore? cosa vive in te? Che cosa vuoi per davvero? Che cosa scegli?”.
Penso che sia importante fermarsi per capire, come del resto è importante farsi una domanda, anche mille se è necessario ma non per soffocarsi ma per vivere meglio.
Questo mondo, la nostra stessa esistenza, è pieno di oscurità, di dubbi, di misteri e più vi entriamo dentro, più il buio sembra più fitto. E mentre il mondo della scienza scopre cose nuove, il nostro pensare sulle ragioni di fondo della nostra vita, non approda da nessuna parte perché non vediamo oltre l’orizzonte e continuiamo a brancolare in quel buio dove già siamo immersi.
Ed è quanto accade tra i discepoli, tra coloro che da tempo ascoltavano e seguivano Gesù: percepiscono un linguaggio troppo duro. E Gesù li lascia liberi di restare o di andarsene.
Anche a noi, oggi, Gesù ci lascia liberi di scegliere. Allora, forse, questo è il momento di chiederci se la fede è importante nella nostra vita! Forse è il momento di rivisitare la nostra religiosità e non andarcene per altre strade, come accade nel Vangelo, come sta accadendo in mezzo a noi in quest’ultimo decennio.
Il Vangelo va preso sul serio. Questo significa vivere la radicalità del Vangelo e non farsi prete o suora. Gesù va preso sul serio e non ci sono mezze misure.
Solo Simon Pietro, come notiamo, prende la parola. Non la prende per se stesso, ma per tutti noi e può esserci di esempio. Infatti, in questo versetto Simon Pietro viene presentato come colui che ascolta, assimila la Parola di Dio e la riconosce per la vita eterna: «Tu solo hai parole di vita eterna».
Ora quel «tu solo» esclude tutto il nostro mondo di illusioni, di seduzioni. Nessun altro c’è al centro della speranza, a fondamento del cuore. Tu sei stato l’affare migliore della mia vita.
«Tu solo hai parole» significa che non solo le pronuncia, ma le ha, le possiede. Ora queste parole, non sono parole comuni ma «di vita eterna», che possono farla rivivere dentro di noi se accogliamo questa Parola perché « non viviamo di solo pane, ma di ciò che esce dalla bocca di Dio» (Dt 8,3; Mt 4,4).
Questo significa ravvivare la nostra fede in lui, il nostro sì al Signore, cercando ogni giorno di vivere la santità nel quotidiano, amando profondamente il Signore e chi abbiamo accanto.
Anche noi, nonostante le nostre fragilità, possiamo vivere della Parola di Gesù, della Parola di vita eterna e quando non ce la facciamo, lasciamoci ravvivare interiormente per giungere un giorno a contemplarlo in Cielo.
Buona domenica nel Signore a tutti voi!
immagine: http://www.parrocchiabeatavergine.it/