giovedì 9 giugno 2022

SANTISSIMA TRINITÀ (ANNO C)

NEL MISTERO D'AMORE
 
 
Celebriamo la Solennità della Santissima Trinità, che non è la festa delle elucubrazioni teologiche ma il giorno in cui, subito dopo la Domenica di Pentecoste, ricordiamo il mistero principale della nostra fede, alla quale siamo chiamati a immergerci. Però se ci pensiamo per un istante, il giorno della Santissima Trinità, non è solo oggi, ma ogni volta che ci segniamo con la croce.
Il Vangelo odierno è tratto da quel lungo discorso di Gesù ai discepoli alla vigilia della passione. Egli promette, a quanti credono in Lui, lo Spirito Santo che chiama Spirito di verità, perché «prende» quel che Gesù ha detto e ne illumina il senso lungo i giorni della nostra vita. È dunque lo Spirito Santo che ci aiuta ogni giorno a capire meglio la verità di noi stessi, la verità di Dio amore, la verità del nostro renderci responsabili del bene nostro e altrui, solidarizzando con gli altri.
Per capire questa realtà, l'Evangelista ci presenta una profonda intimità tra Gesù, il Padre e lo Spirito Santo e ci fa cogliere un movimento circolare tra i «TRE», lo stesso movimento che viene trasmesso ai discepoli, a ciascuno di noi.
La solennità odierna, infatti, celebra un Dio che è comunione, relazione, famiglia. Dio non è un’entità di solitudine ma una realtà dinamica, viva e relazionale. Del resto, l'evangelista Giovanni ci invita a fare questo tipo di esperienza con Dio, perché creati ad immagine e somiglianza della Trinità. Noi, in quest’ultimi tempi, abbiamo dimenticato questo cromosoma divino in noi, siamo diventati più individualisti che sociali, che persone che si relazionano. Abbiamo bisogno di uscire da quella fobia che a poco a poco ci sta uccidendo, e lo possiamo fare accogliendola cambiando modo di pensare.
Dentro di noi c’è una sete di infinito. Viviamolo, anche con le nostre fragilità. Questa è la domenica in cui dobbiamo imparare che Dio ha messo nel nostro cuore questa sete di infinito che si chiama Amore.
Lasciamoci, allora, guidare da Lui che è l'Amore per giungere alla pienezza dell'Amore; del resto, da un punto di vista teologico, il mistero della Trinità, sta essenzialmente in questa parola "Amore". Abbiamo bisogno di volgere il nostro cuore nella sapienza di Dio, lasciarci inondare dallo Spirito perché ci conduca alla Verità di Dio per condividere e vivere con tutti quella stessa relazione d'amore, permettendo alla storia di giungere alla sua pienezza.
Questo ci fa rispondere ancora una volta alla tradizionale domanda: chi è Dio? È una continua esplosione d’amore nella nostra vita. Gesù ci fa incontrare un Dio inaudito, indeducibile da ogni premessa. Gesù svela che il Volto di Dio è amore, festa, incontro, relazione, amicizia, comunione, famiglia, danza. Che bellezza!
Ogni volta che vivremo questo o realizzeremo una minima parte di questo Amore, noi facciamo esperienza della Santissima Trinità, facciamo esperienza di questo mistero d’amore, di questo mistero di comunione.
La parola "Mistero" non significa, come comunemente si pensa: "qualcosa che non si capisce", ma piuttosto significa la realtà salvifica che Dio liberamente rivela. Quindi, liberiamoci da quei pensieri fuorvianti, distorti di un Dio geloso che vorrebbe precluderci la via della conoscenza (cfr. Gen 3,4-5), la via dell’amore.
Quindi, accogliere il mistero della sua Persona significa fare esperienza di piena comunione con Dio. La carmelitana santa Elisabetta della Trinità imparò la lezione dell'amore ai «TRE» e insieme le leggi della corrispondenza a tale amore. Silenzio e raccoglimento, contemplazione illuminata del mistero Trinitario, docilità generosa alle minime ispirazioni, fedeltà incondizionata alla volontà di Dio nella sua vocazione carmelitana... la formarono ad una vita di dedizione che in breve raggiunse l'alta perfezione.
Anche nel Vangelo, i discepoli sono invitati a crescere nell'amore verso il Maestro che si offre totalmente a loro e a ricevere il dono dello Spirito Santo che accompagnerà quanti lo desiderano a vivere quest’intimità con Dio.
Attenzione però. Con Dio non ci sta il do ut des. L'impegno alla fedeltà non è scambio, acquisto o risposta ai nostri sacrifici, ma solo Amore riversato nei nostri cuori... gratuitamente. Ogni volta che vivremo questo o realizzeremo una minima parte di questo amore, noi facciamo esperienza della Santissima Trinità.
Impariamo allora a crescere a immagine della Trinità. Stiamo vivendo come Chiesa il cammino sinodale. Volgiamo lo sguardo verso Lui per imparare a tessere relazioni, a rispettare le diversità, a superare le difficoltà a cui ogni giorno andiamo.
Lasciamoci guidare dall'Amore, lasciamoci inondare dallo Spirito perché ci conduca alla Verità di Dio, perché ci renda autentici, per essere luce nell’ombra di morte (cfr. Lc 1,67).
Celebriamo questa festa della Trinità sentendoci amati da Dio. Ripartiamo dall’amore mettendo Dio al centro della nostra esistenza. Tuffiamoci in quel “movimento” eterno d’amore divino, il solo che possa renderci capaci di amare e di vivere una vita all’insegna dell’amore!

Buona festa della Santissima Trinità a tutti voi!





immagine: https://www.arcidiocesibaribitonto.it/pubblicazioni/video/santissima-trinita-anno-a