«SVEGLIAMOCI!»
Iniziamo il tempo di Avvento, iniziamo il nuovo anno liturgico. L'Avvento è il tempo di attesa, un periodo particolare che ci invita a ripercorrere e a rivivere la storia della nostra salvezza attraverso il ciclo liturgico. È un tempo in cui ci possiamo soffermarci per fare discernimento e capire chi è Dio nella mia vita, per capire a che punto è la mia fede; infatti, tutti viviamo una sorta di incompletezza, qualcosa o qualcuno manca alla nostra vita.
Per questo motivo, con un discorso devastante, magari
fuori luogo, perché in questo momento molti di noi cominciano a pensare alla
festa natalizia e quindi alle varie spese da fare per questa occasione annuale.
Purtroppo, arriva questo clima natalizio e
puntualmente arriva il “diabete spirituale”, anche per quei giovanissimi che
hanno ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana e che non frequentano la
comunità. Anche loro, grazie agli adulti, preferiscono vivere come ai tempi di
Noè, preferiscono vivere la “secolarizzazione” inducendo a credere a quella
tentazione del diavolo: “solo di pane vive l’uomo”.
Questo ci dice che su molti cristiani si spegne la
luce della fede e il senso della vita.
Abbiamo tutti bisogno di interrogarci, di lasciarci
prendere per mano dalla Parola per fare un focus sul nostro percorso: “ti stai
accorgendo di quanto accade intorno a te?” “o ti ritrovi come ai tempi di Noè
che non si accorsero di nulla?”.
L’evangelista Matteo sottolinea che «non si accorsero
di nulla» perché il cuore è altrove e la mente è ubriaca da mille voci.
Anche oggi si vivono i tempi di Noè, continuiamo a
non accorgerci che “La grande malattia del nostro tempo è l’indifferenza, la
superficialità, la banalità, che sconfina nella volgarità” (G. Ravasi) e
nonostante tutto questo caos vi è una irruzione di Dio e Matteo dice che «verrà
come un ladro». Ecco qui l’attesa, una parola la cui declinazione è amare,
perché solo nell’amore vi è quel desiderio ardente di incontrare, attendendo, l’Amato,
di essere puntuali all’appuntamento.
Questa è la vita cristiana, ogni giorno è giorno di
vigilante attesa nell’amore! Per questo non è pensabile perdere neppure un
istante della vita in ciò che ci allontana dal Signore!
Purtroppo, ogni giorno che passa ci vede incapaci di
attendere e quindi perdiamo il nostro orizzonte, perdiamo la nostra via e Gesù per noi è «via, verità e vita» (Gv 14,6). Vogliamo tutto e subito, a qualsiasi costo. Non siamo capaci di
gustare la vita così come il Signore ce l’ha donata. Non siamo capaci, a nostra
volta, di essere dono per l’altro. Esiste solo il proprio mondo e guai a chi vi
entra.
Il vero cataclisma, il vero diluvio è dentro di noi.
San Paolo nella seconda Lettura ci invita a “svegliarci dal sonno” (Rm 13,11),
ci invita a smuoverci, a non restare chiusi in sé stessi ma di stare attenti ai
segni dei tempi, perché l'insensibilità spirituale conduce alla rovina. Il
mondo con tutto ciò che contiene non è realtà assoluta, non possiamo lasciarci
assorbire da esse, svegliamoci! È l’ora di sentirci popolo di Dio, popolo amato
da Dio, popolo salvato da Dio e che continuamente salva.
Qui nasce l’invito alla vigilanza. Chi è vigile è
colui che sta in guardia, che sta in campana, che è capace di guardare oltre
l’orizzonte, che è capace di scrutare i segni dei tempi nella vita di ogni
giorno, con prontezza e con spirito profetico. Colui che vigila è capace di amare.
Il cristiano è chiamato a vigilare perché Dio stesso
vigila sull'umanità, amandola profondamente. Egli si fa sentire nel cuore di
ciascuno di noi, si rivela a ciascuno di noi indicandoci la via,
accompagnandoci lungo il cammino.
Anche noi siamo chiamati a collaborare a questa storia
d'amore con il nostro “sì” e non con i nostri “se”, perché si possa
attualizzare il Regno di Dio che viene, oggi, in mezzo a noi.
Celebriamo allora l'inizio dell'avvento attendendo
il Regno di Dio, con quella consapevolezza e certezza che offre un senso alla propria
vita, al tempo che viviamo, perché siamo figli della luce, capaci di amare.
Ci aiuti lo Spirito Santo a intraprendere le vie di
Dio aprendoci sempre a scelte concrete, illuminando la nostra quotidianità, a
volte troppo vuota e senza significato, e farci arrivare all'appuntamento
decisivo pronti e gioiosi con il Signore della vita e della storia.
Buona domenica nel Signore a tutti voi!