giovedì 30 marzo 2023

DOMENICA DELLE PALME (ANNO A)

SULLA VIA DELL'AMORE DI DIO

 
Siamo arrivati alla Domenica delle Palme, chiamata anche "Domenica di passione", non solo per indicare la sofferenza di Cristo ma soprattutto quella grande passione di Dio per ciascuno di noi.
Con questa domenica entriamo nel cuore della nostra fede, entriamo nella più grande delle settimane: la Settimana Santa.
Questa festa ricorda l'ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, accolto dai primi fedeli come un vero re (Gesù, del resto, è un discendente del re Davide) con la folla festante di bambini e di uomini umili (i suoi preferiti) che agita al cielo rami di palma gridando "hosanna, hosanna" (che significa "Si! Salvaci"). Purtroppo, a questo Osanna seguirà un Crocifiggilo.
Ancora oggi molti di noi lo osanneremo ma poi molti di noi gli volteremo le spalle. Molti, questa domenica, andranno solo alla ricerca della benedizione di quel rametto di palma o ulivo e poi al prossimo anno. Però se ci sta un cuore vero, libero, capace di amare come Gesù, in quel segno osannante troverà il suo culmine nel segno di quel Regno d'amore e di pace che solo Gesù realizzerà con la sua Pasqua.
Fermiamoci in questi giorni, pensiamo quest’oggi a Gesù: con quale animo sia entrato a Gerusalemme? Noi, con che animo vivremo questa Domenica delle Palme, con che animo vivremo la Settimana Santa?
Il turista, lo sappiamo, va in cerca del folklore e un ricordo fotografico da portare a casa. Altri continueranno come sempre la loro vita senza Dio. I giovani in cerca di libertà continueranno la loro ricerca effimera. Ma quanti si affermano credenti, cristiani come vivranno questi giorni?
Questa è la settimana dove il nostro sguardo dovrà incrociarsi con quello di Gesù. Questa è la settimana in cui dovremmo immedesimarsi in quella solenne lettura del racconto della Passione che abbiamo ascoltato e che riascolteremo il Venerdì Santo sotto un’altra versione. Questa è la settimana in cui tutto il nostro essere dovrà lasciarsi coinvolgere dall’azione dello Spirito Santo, per accompagnare con fede il nostro Salvatore in quella via dolorosa, ricavandone per la nostra vita un grande insegnamento: l’amore che sconfigge il male.
Questi sono i giorni in cui abbiamo bisogno di mettere da parte tutto ciò che ostacola quest’incontro d’amore.
Mettiamo da parte quel bisogno di potere, quel bisogno di apparire. Mettiamo da parte il nostro orgoglio. Mettiamo da parte il cellulare, il tablet, il pc perché al centro ci sia solo Gesù. Proprio in questa settimana, giorno dopo giorno, Gesù ci mostrerà come affrontare i momenti difficili, insidiosi, pieni di tentazioni: custodendo nel cuore una pace che non è distacco ma puro abbandono fiducioso al Padre e al suo volere di salvezza, pieno d’amore, di vita, di misericordia.
Anche questa giornata osannante per Gesù è stata un’ulteriore tentazione del maligno. Il tentatore ci ha provato con il trionfalismo e il Signore per entrare a Gerusalemme non sceglie il cavallo bianco, ma un’asina e il suo puledro, segni dell’umiltà.
Ai suoi discepoli Gesù disse di sciogliere l’asina e il suo puledro. Quanti trionfalismi nella nostra vita, scorciatoie, falsi compromessi, malattie spirituali ancora da sciogliere. C’è un’asina con il suo puledro ancora legati che hanno bisogno di essere sciolti. Ecco la prima cosa necessaria da fare per intraprendere questa Settimana Santa: sciogliere, lasciar perdere, lasciar cadere quella cultura di morte che ci lascia trafitti nella vita, che ci impedisce di essere liberi, sciogliere quei nodi che ci impediscono il quieto vivere. Sciogliere quel peccato che ci fa ancora oggi gridare: crocifiggilo!
Viviamo bene questa Settimana Santa, soprattutto ciò che sarà il triduo pasquale. Il Giovedì Santo con l’istituzione dell’Eucarestia dove con quel pasto pasquale Gesù anticiperà il sacrificio della Croce.
Il Venerdì Santo con la morte di Gesù adoreremo il Signore morto in croce e non solo, si apre la via da seguire: la croce, che diviene partecipazione della stessa passione di Gesù. Il Sabato Santo è giorno di grande silenzio. Non celebreremo l’Eucarestia perché Gesù morto in croce è l’unica e vivibile Eucarestia. Questo prolungamento silenzioso avrà il suo culmine nella Notte delle notti, «la notte in cui Cristo ha distrutto la morte e dagli inferi risorge vittorioso».
Non tutti forse vivremo fortemente questi momenti, ma ovunque saremo lasciamoci accompagnare da questi momenti, lasciamo che lo sguardo di Gesù si posi su di noi, lasciamo anche che il nostro si posi su di lui per ritrovare in noi stessi la bellezza del dono del Risorto, lo stesso che riceviamo ogni volta a Messa prima di ricevere l’Eucaristia.
Allora se oggi agitiamo quei rami facciamolo non per tradizione ma per augurare che quella Pace possa abitare in tutti i nostri cuori e raggiungere altri cuori, perché tutti siamo da Lui amati e tutti dobbiamo sentirci amati da Lui.
Accogliamo nella nostra vita Gesù, il benedetto dal Signore e accompagniamolo in questi giorni di passione, non stendendo rami di ulivo o palme ma il nostro cuore sul suo.
Cristo Gesù, la Sua Santa Madre, ci aiutino a vivere questa Settimana Santa con religioso rispetto, umiltà, fedeltà al nostro "credo" e scoprire la misura dell’amore di Dio per noi.
 
Buona Domenica e buon inizio della Settimana Santa!



immagine: https://th.bing.com/th/id/OIF.psUQxZl8mqWWW1mi2K8eig?pid=ImgDet&rs=1