mercoledì 27 marzo 2024

DOMENICA DI PASQUA - RISURREZIONE DEL SIGNORE (ANNO B)

CRISTO È RISORTO, È VERAMENTE RISORTO!



Cristo è risorto!!! Questo è l'annuncio gridato. Questo è l'annuncio di ogni cristiano, e ne siamo certi, è veramente risorto!
Questo è il cardine della fede cristiana. Non stiamo a parlare di magia o cartomanzia, come è nella testa di tanti che si dicono cristiani e sono abituati a ricorrere a questi fanatici per risolvere i problemi personali.
Il mistero di morte e risurrezione che ogni anno celebriamo ha la capacità di rivelare la verità più intima del volto di Dio, un volto che in Gesù si presenta a noi nel segno dell’amore che dà la Vita, quella vita vera che vince il peccato, che non conosce tramonto e che fa risplendere la luce serena del Cristo risorto.  
La fede nella risurrezione è credere che la vita nasce dalla morte, grazie a quella forza d'amore di Cristo Gesù.
Quante situazioni di morte si incontrano lungo la nostra quotidianità lontano dall’amore di Cristo Gesù, ma sono quelle stesse situazioni che ci danno quella possibilità di vivere una nuova esperienza di vita all'insegna dell'amore. Gesù risorge in questo contesto e continua a dirci: non temete, non abbiate paura, io sono con voi.
Allora, la Pasqua, la cui parola significa passaggio, è un tempo propizio per fare quel passaggio dal buio alla luce insieme al Risorto, è un tempo per prendersi cura della pianta della vita perché fiorisca nella vita di tutti i giorni.
Il Vangelo di Giovanni ci mostra il mattino di Pasqua di corsa: Maria corre, Pietro e Giovanni corrono ma verso dove? Sarà l’interrogativo pasquale che corre dalla superficie al cuore, perché quella tomba è vuota? Quella tomba dove era sepolta anche la disperazione è vuota. Rimane la speranza di trovare qualcosa che dia senso alla vita. Questa speranza è simboleggiata da quei segni posti in quel sepolcro, quasi come autografo di quello che è accaduto. Questi segni sono messi li non per caso, non perché la nostra vita rimanga anestetizzata ma perché possano orientare la nostra vita, giorno dopo giorno, verso quel passaggio e vivere da risorti, vivendo dell’amore e illuminando molti cuori.
Il mondo ha bisogno di cristiani che sperimentano l’amore di Dio e che l’annunciano stanandoli dal buio dell’esistenza perché Cristo Gesù li ha risuscitati con Lui.
Il mondo non ha bisogno di cristiani che stanno a farsi guerra tra loro ma cristiani che si amano, che si donano, che perdonano, senza scartare nulla e nessuno.
Ecco la corsa della Pasqua: scendere con Cristo nei sepolcri dell’altro, e lì morire per lui e donargli così la vita del Risorto.
Se abbiamo vissuto la quaresima, quaranta giorni, in attesa del giorno senza tramonto, adesso viviamolo questo Giorno, viviamo la Pasqua, cinquanta giorni, come il tempo per correre con la bussola del cuore, come fecero i due discepoli. Ma non è la corsa che intendiamo noi e che ogni giorno ci sfregia. No! La corsa di cui si parla è la corsa dell’amore e l’amore corre perché ha le ali, l’amore ha quella speranza che sempre fiorisce. L’amore è come la primavera che arriva piano piano e sbocciano quei fiori di cui ne senti il profumo, così anche il Vangelo disvela il profumo della fede piano piano, poco alla volta. La corsa di cui si parla è anche quella saggezza che ci permette di guardare oltre lasciandoci avvolgere dalla luce divina.
Viviamo allora questo tempo nella corsa per non essere bloccati dai nostri sepolcri, per non restare in una vita buia ma piena di luce perché il Risorto ha trasformato ogni cosa ed ha effuso nel cuore dei credenti gioia e speranza e compiere con Cristo Risorto il passaggio dal peccato alla vita bella della grazia, alla vita nuova della santità.
Sì, per noi, ora, questo passaggio è realtà perché non stiamo parlando di una filosofia, non stiamo parlando di una dottrina ma di una Persona. Ed è questa Persona che da cristiani seguiamo. Per questo l’annuncio ancora oggi è forte, perché Egli è il Vivente ed è presente in mezzo a noi e chi vive una vita come la sua, cioè da risorto, ha in dono la sua stessa vita indistruttibile.
Allora viviamo con gioia la Pasqua così come abbiamo acclamato con il Salmo responsoriale: «Questo è il giorno che ha fatto il Signore. Rallegriamoci ed esultiamo». Riconosciamo che oggi è un giorno di gioia, è un giorno di esultanza, di felicità che non può che risplendere nei nostri occhi, sui nostri volti, nella nostra vita, nei nostri gesti, nei nostri pensieri, nelle nostre parole.
Oggi è un giorno nuovo e in nuovo giorno tutto ha inizio così come ebbe a dire inconsciamente quell’attore che nel film “Gesù di Nazaret” di Zeffirelli interpretava lo scriba Zera: “ora tutto comincia”. Ecco cosa significa credere nella risurrezione: iniziare nuovamente.
Auguri pasquali. Perché sia un nuovo inizio: in famiglia, al lavoro, a scuola, con gli amici, ovunque perché Cristo è risorto, è veramente risorto!

Buona e santa Pasqua di Risurrezione a tutti voi!





immagine:  https://marina-testimonidelvangelo.blogspot.com/2010/04/pasqua-di-resurrezione.html