giovedì 18 luglio 2024

XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

RIPOSARE LA VITA IN GESÙ



La Parola di Dio di questa domenica ci conduce a prenderci cura degli altri. Ricordiamo che domenica scorsa Gesù inviò i discepoli ad evangelizzare.
Questa domenica, dopo otto giorni, fanno ritorno dalla missione tutti contenti ma molto stanchi, necessitano di un buon riposo e questo lo notiamo da quello che Gesù dice loro: "Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'".
Tutti noi viviamo momenti di stanchezza fino a ritrovarci esausti. Tutti abbiamo diritto ad un sano riposo, ad una pausa dal lavoro. Tutti alla ricerca di serenità interiore per uscire da quel ciclone della vita e andare in disparte per mettere ordine dentro il proprio cuore.
Siamo nel pieno del clima estivo: chi va al mare e chi in montagna e chi rimane a casa. Ci prendiamo il nostro meritato riposo da una routine quotidiana ma senza trasferire lo stress nel luogo di riposo e poi magari, rientrando siamo più stanchi più di prima cercando ancora un ulteriore riposo. Ma che tipo di vacanza ci siamo presi? Quale spina abbiamo staccato?
Andare in vacanza fa bene al corpo ma non mandiamo in vacanza anche Dio perché anche l’anima vuole la sua vacanza, vuole il tempo dello Spirito: abbiamo bisogno di trovare il vero ristoro nel Signore. Non sto esagerando. È una realtà che sfugge a molti di noi e in molti dopo si trovano impantanati in se stessi. Ecco perché Gesù si preoccupa: ci vede come un gregge disperso e ci invita a fare un tempo di riposo in sua compagnia, rilassandoci nella sua Parola, nei suoi insegnamenti, per rigenerarci, per posare meglio la nostra vita.
Qualcuno potrebbe dire: "basta assolvere il precetto domenicale!", altri invece fanno stacco anche da quel precetto rifugiandosi in banali scuse. È troppo riduttivo il nostro rapporto con Dio. C'è un momento di riposo anche per l'anima e non è un fatto riservato solo a qualcuno o qualche mistico. Purtroppo, tanti di noi abbiamo dimenticato di avere un'anima. Tutti abbiamo bisogno di “soul beach”, la spiaggia dell’anima, per potersi abbronzare l’anima, scoprirci sempre più amati e riprendere le forze necessarie. Occorre, però, l’umiltà di fermarci, perché la nostra vita, sì, è un tesoro, ma dentro “vasi di creta” (2Cor 4,7), perché questa è la nostra fede: una realtà fragile.
Allora, sarebbe importante di provare durante la giornata, magari prima di chiuderla e di andare a dormire, a rivederla come l’abbiamo trascorsa o come la stiamo trascorrendo, se stiamo vivendo in maniera forte e gioiosa la vita, se abbiamo amato, evangelizzato e raccontiamolo al Signore.
In quel momento bisogna sapere che, come Gesù ha il suo riposo nel Padre, noi lo abbiamo in Lui e Lui ci tiene a questo riposo. Il Vangelo stesso appare in questi termini mostrandoci Gesù che ci tiene a sapere come è andata la nostra evangelizzazione, ci tiene che raccontiamo la nostra vita a lui e gioisce nel vederci crescere nello Spirito.
Alla fine del Vangelo troviamo quel verbo: “compassione”, che significa “patire con”. La compassione è la provvidenza di Dio, è la compagnia che Dio ci fa quando ci sembra che non ci sia più nessuno accanto a noi. È l’amore di Dio che ci guida quando nella nostra vita proviamo quella sensazione che non ci sia più nessuna via di uscita. Questa è la compassione. Ogni battezzato, ogni discepolo di Gesù deve assumerla nella vita di ogni giorno imparando da Gesù mite e umile di cuore, perché nella vita di ogni giorno ci sia amore, prossimità con tutti e per tutti.  
Allora riprendiamo in mano con coraggio la nostra vita, avvolgiamola di quel silenzio che ci fa stare cuore a cuore con il Signore, che ci fa riposare alla sua presenza senza dire nulla in attesa di ricevere la Parola della vita e il Pane di vita eterna che Egli stesso ci offre nell’Eucarestia domenicale.
Preghiamo perché possiamo tornare a guardare Colui le cui viscere si muovono a compassione per tutti noi.
Preghiamo inoltre perché il Signore continui a chiamare e scegliere, pastori dalla fede e dal cuore grande, continui a chiamare e scegliere tra tutti i battezzati dei veri Suoi testimoni, perché abbiamo bisogno di qualcuno ci inviti a riposare nel cuore di Gesù, di vivere alla presenza di Dio, di abbandonarci nelle braccia del Signore che ci ama.
Ci lasciamo tutti aiutare da Gesù Buon Pastore, cercando rifugio nel Suo cuore, perché possiamo perseverare con lui nella preghiera facendo nostra la stessa preghiera del Salmista:
«Su pascoli erbosi, il Signore mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Rinfranca l'anima mia. Mi guida per il giusto cammino a motivo del suo Nome. Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza» (Salmo 22).
Che questa preghiera ci insegni, non solo l'arte di riposare con Gesù, ma anche l'arte divina della compassione per ridare speranza all'umanità.

Buona domenica nel Signore a tutti voi!